Festival di Cannes 2021: la nostra selezione


Approfondimenti, Festival / domenica, Luglio 18th, 2021

Dopo lo stop nell’anno della pandemia da Covid-19, nel luglio del 2021 è tornato il Festival di Cannes alla sua 74esima edizione. Di seguito i titoli che ci hanno incuriosito maggiormente e che speriamo di recuperare al cinema nel corso dell’anno. Sul sito del Festival trovate tutti i film selezionati.

Concorso

Annette (Leos Carax, Fra/Mes/USA/Svi/Bel/Ger/Giap)

Carax si confronta frontalmente con una passione, il musical, e con la storia di un comico (Adam Driver) e di una cantante d’opera (Marion Cotillard) la cui vita è sconvolta dall’enigmatico dono della figlia neonata.

Benedetta (Paul Verhoeven, Francia/Olanda)

Da Atti impuri – Vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento della storica Judith C. Brown, la storia di una suora del XVII secolo, capace sin da giovanissima di miracoli, e dello scandalo del suo rapporto con una consorella. Con Virginie Efira e Charlotte Rampling.

Bergman island (Mia Hansen-Løve, Fra/Bel/Ger/Sve/Mes)

Due sceneggiatori britannici (Vicky Krieps e Tim Roth) decidono di ritirarsi a Fårö, l’isola dove viveva Ingmar Bergman, per terminare i rispettivi copioni. Bergman è il loro cineasta preferito, ma dormire dove anche i protagonisti di Scene da un matrimonio si ritrovarono crea effetti delicati di rimescolamento della realtà (e della finzione).

Compartment n°6 (Juho Kuosmanen, Fin/Rus/Est/Ger)

Dal racconto lungo e autobiografico Scompartimento n. 6 di Rosa Liksom (Iperborea, 2014), un breve incontro sulla Transiberiana tra una studentessa finlandese e un sanguigno proletario russo, al tramonto dell’URSS.

Les Olympiades (Jacques Audiard, Francia)

Le Olympiades per i parigini è un luogo mitico abitato soprattutto dalla comunità asiatica. La passione tra un giovane sinofrancese e il coinquilino, forse è un diversivo per entrambi. Céline Sciamma (Ritratto della giovane in fiamme) alla sceneggiatura, Audiard (I fratelli Sisters) per la prima volta in bianco e nero.

Red Rocket (Sean Baker, USA)

Ex attore porno fallito lascia la California e torna nella città natale, in Texas. Senza un soldo, cerca rifugio dalla ex compagna e dalla suocera che lo guarda in cagnesco, poi gli tocca reinventare la sua vita, anche con l’aiuto di una venditrice di ciambelle. L’atteso ritorno del regista di Un sogno chiamato Florida.

The French Dispact (Wes Anderson, USA)

Anderson (L’isola dei cani) gira “una lettera d’amore ai giornalisti” dove la redazione estera di una testata del Kansas lega tre vicende ambientate nella Francia del Dopoguerra. Con attori feticcio (Bill Murray, Owen Wilson, Frances McDormand) e new entry (Timothée Chalamet, Benicio del Toro).

Tre piani (Nanni Moretti, Italia/Francia)

Primo film di Nanni Moretti tratto non da un soggetto originale ma da un libro di Eshkol Nevo, storia corale ambientata a Tel Aviv e riadattata dal regista (anche interprete) a Roma. I piani del titolo sono quelli di una palazzina borghese dove vivono altrettante famiglie, le cui vite si intrecciano non solo per motivi di vicinato.

Fuori Concorso

Marx può aspettare (Marco Bellocchio, Italia)

Nel 2016, a Piacenza, la famiglia Bellocchio si riunisce in un ristorante: ufficialmente per festeggiare alcuni compleanni, ma il vero motivo è fare i conti con “l’assenza” di Camillo, gemello di Marco morto suicida nel 1968. Il regista de Il Traditore torna al doc familiare svelando una pagina intima.

Mothering Sunday (Eva Husson, Gb)

Jean (Odessa Young) è una ragazza in servizio presso una facoltosa famiglia, in campagna. Siamo in Inghilterra nel 1924, tutti piangono figli o nipoti morti in guerra. Jane si innamora di un giovane aristocratico, Paul (Josh O’Connor di God’s Own Country e The Crown), e sembra avere un’idea chiara del futuro.

Jane par Charlotte (Charlotte Gainsbourg, Francia)

Charlotte Gainsbourg, in un esordio nel lungometraggio che è anche una lettera d’amore, punta la macchina da presa sulla madre Jane Birkin: l’obiettivo, imparare a guardare quel volto tanto familiare con occhi nuovi e diversi.

Vortex (Gaspar Noé, Francia/Belgio/Principato di Monaco)

Un anziano regista (Dario Argento, per la prima volta in veste di protagonista) cerca di finire una sceneggiatura ma deve al contempo accudire la moglie, sempre meno presente. Le loro tribolazioni si intrecciano a quelle del figlio, con un passato difficile ma legato ai genitori.

Quinzaine des réalisateurs

Futura (Pietro Marcello, Francesco Munzi, Alice Rohrwacher, Italia)

Un film collettivo, non una raccolta di episodi isolati, che Pietro Marcello (Martin Eden), Francesco Munzi e Alice Rohrwacher (Lazzaro Felice) hanno realizzato nel corso di un lungo viaggio attraverso l’Italia, incontrando ragazze e ragazzi tra i 15 e i 20 anni e riprendendo conversazioni in cui raccontano i loro luoghi, i loro sogni, la loro idea di presente e futuro.

Fonte: FilmTv n° 27 / 2021