First Cow – La recensione


2020 - ?, Recensioni / domenica, Agosto 1st, 2021

First Cow, il nuovo film di Kelly Reichardt, è un western gentile sulla violenza insita nella fondazione del mito americano.

Intorno al 1820, Otis “Cookie” Figowitz (John Magaro), un cuoco solitario e taciturno in viaggio attraverso l’Oregon, incontra un immigrato cinese, King-Lu (Orion Lee), anch’egli in cerca di fortuna. Presto i due si uniranno in un piano insidioso per rubare il latte della preziosa mucca del sovrintendente (Toby Jones) – la prima e l’unica del territorio.

first cow

Una portacontainer scivola dolcemente sul fiume Columbia tagliando orizzontalmente l’inquadratura. Una donna, grazie al suo cane, scopre due scheletri sepolti lungo il fiume. C’è tutto il western nell’incipit ambientato ai giorni nostri: l’attraversamento dello spazio come metafora di conquista (qui la chiatta sostituisce i più “tradizionali” cavalli e treni, per il commercio via acqua), e la morte, già data di fatto.

Elementi di continuità con il western

Anche nel corso del film, ritroviamo molti dei topos del genere: la frontiera, i cacciatori di pelli, i pionieri, i barattoli di fagioli, le locande, il gioco d’azzardo, l’alcool, ecc. L’Oregon, nel nord-ovest degli Stati Uniti, è ovviamente raccontata come una terra ancora da colonizzare e perciò piena di opportunità (“qui la Storia non è ancora arrivata”, dice King-Lu). Anche per quanto riguarda la scelta musicale, sentiamo brevissimamente lo scacciapensieri e l’armonica. Dal punto di vista della regia, infine, è presente l’immancabile inquadratura dall’interno della casa che mostra i personaggi sulla soglia della porta e fuori dalla finestra.

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I personaggi del film

I protagonisti di First Cow, però, sono diversi dal solito. Sono emarginati, Altri. Nel western l’amicizia virile è un elemento ricorrente, e qui quella tra Figowitz e King-Lu è interrazziale e antispecista. I due protagonisti sono assimilabili ai personaggi di un altro western recente, I fratelli Sisters. Cookie in particolare – quasi più un raccoglitore di cibo che un cuoco – è gentile con gli animali e parla con la mucca, la cui razza è messa a paragone con le etnie dei personaggi (nel film ci sono americani, inglesi, russi, cinesi e indiani).

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La mucca, e in particolare il suo latte, è infatti metafora di ricchezza. Il sovrintendente inglese si fa spedire il bovino in Oregon solo per aggiungere il latte al suo tè, e i due protagonisti rubano quello stesso latte per fare dei dolcetti da vendere al mercato. Attraverso lo “sfruttamento” del dolcissimo animale, Reichardt critica l’economia capitalista alla base del Sogno americano, di cui gli stessi King-Lu e Cookie cadono vittime.

Nel finale, la morte preannunciata nell’incipit verrà sottratta allo spettatore. Infatti, la violenza è suggerita per tutto il film, senza essere mai mostrata. Tramite i suoi modi gentili di raccontare l’amicizia tra i due protagonisti, First Cow ipotizza un paese fondato sulla solidarietà anziché sulla prevaricazione.

First Cow è disponibile su MUBI.