Hell or High Water – Un western sull’America di oggi


2016 - 2019, Recensioni / lunedì, Luglio 3rd, 2017

hellorhighwater2Disponibile sulla piattaforma Netflix e candidato a 4 Premi Oscar, Hell or High Water potrebbe essere definito un western post-moderno, che fonde più generi, dai road movies a quelli di rapina. Infatti, qui i rapinatori non assaltano le carovane, ma le banche. E, insieme ai rangers, non si spostano con i cavalli, bensì con i loro pick-up.

D’altronde, anche le tematiche che il film affronta sono contemporanee: Hell or High Water è ambientato nell’America di oggi, fatta di crisi economica, debiti, banche spietate che portano le persone ad adottare metodi poco ortodossi per poter sopravvivere e assicurare un futuro ai figli. Il film critica questa situazione in più modi: attraverso le rapine dei fratelli Howard (per poter riscattare il loro ranch), attraverso le scritte e i cartelli che si possono leggere per strada, ma anche tramite la voce del ranger mezzo Indiano e mezzo Messicano Alberto, quando afferma che “come un tempo gli indiani d’America venivano cacciati dalle loro terre da parte dei bianchi, adesso i bianchi vengono cacciati dalle banche”.hellorhighwatercartello

Nella prima parte, il film scorre che è una meraviglia. Poi il ritmo rallenta nella parte centrale, dove si sofferma sulla psicologia dei personaggi, utile per coinvolgere maggiormente lo spettatore e per spiegare le motivazioni che muovono i due fratelli e il loro passato (senza l’utilizzo di flashback, soltanto verbalmente). Verso la fine il ritmo incalzante riprende, per culminare negli “scontri” conclusivi: quello con le armi e quello a parole.

I personaggi sono tutti ben caratterizzati e ben interpretati. Chris Pine è Toby Howard, calcolatore e misurato, vero stratega di tutte le rapine; Ben Foster è invece Tanner, il fratello più provocatorio e esaltato, con un passato in galera. Jeff Bridges interpreta Marcus, un ranger sornione prossimo alla pensione che provoca continuamente con battute a sfondo razzista il suo compagno ranger, Alberto (Gil Birmingham). Due fratelli di sangue (Toby e Tanner) e due colleghi che, a modo loro, si vogliono bene come fratelli (Marcus e Alberto). Alla fine è difficile decidere da che parte stare, in quanto il film non vuole condannare i “cattivi”, a maggior ragione perché sono anche loro delle vittime.

La regia di Mackenzie è caratterizzata da numerosi movimenti di macchina nel corsoregiahellorhighwater delle rapine e degli inseguimenti (ad esempio, il continuo avvicinarsi e allontanarsi dall’auto in corsa ricorda alcune inquadrature di Thelma e Louise), con l’aiuto di un montaggio piuttosto serrato. Interessante poi la scelta di tenere quasi sempre il fuoco molto stretto sui personaggi, anche nei campi lunghi, senza però sacrificare la bella fotografia dai colori caldi e quasi accecanti di Giles Nuttgens. Se si aggiunge la colonna sonora curata da Nick Cave e Warren Ellis, lo spettatore è immerso completamente in un Texas desolato e assolato, tanto da respirarne quasi l’aria polverosa.

Jeff Bridges Hell or High Water fuocohellorhighwater4hellorhighwater3Al termine della visione, Hell or High Water lascia una bella sensazione addosso. Certo, non è un capolavoro di originalità, ma è un film godibilissimo, che intrattiene senza però essere superficiale.

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