Oscar 2017: i vincitori e un giudizio personale


Approfondimenti / lunedì, Febbraio 27th, 2017

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La scorsa notte si sono tenute le premiazioni della 89esima edizione degli Oscar. In questo articolo ho riportato i vincitori e, per quanto mi è stato possibile, ho aggiunto un commento personale. Inoltre, cliccando su i titoli sottolineati, troverete la recensione completa del film. Fatemi sapere se siete d’accordo!

Miglior film

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Premetto che quest’anno mi è sembrato che la qualità dei film sia stata abbastanza alta. C’era un giusto equilibrio tra film d’autore e film più commerciali, e meritano tutti di essere visti almeno una volta. Ovviamente ci sono stati anche dei grandi esclusi, vedi Animali Notturni, ma nel complesso sono soddisfatta di questa edizione. Alla fine, il film indipendente Moonlight è riuscito a strappare il premio più importante a La La Land, busta sbagliata permettendo. In effetti, anche per i miei gusti, erano i due film migliori, seguiti da Arrival.

Miglior regia

  • Damien Chazelle – La La Land
  • Barry Jenkins – Moonlight
  • Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea
  • Denis Villeneuve – Arrival
  • Mel Gibson – La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)

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Sono molto contenta che abbia vinto Damien Chazelle! La caratteristica più bella di La La Land è proprio la regia, insieme alla fotografia (anche quella premiata, ma ne parlerò più avanti). Al secondo e terzo posto della mia personalissima classifica dei migliori registi c’erano Barry Jenkins (Moonlight) e Denis Villeneuve (Arrival).

Miglior attore protagonista

  • Casey Affleck – Manchester by the Sea
  • Andrew Garfield – La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)
  • Ryan Gosling – La La Land
  • Viggo Mortensen – Captain Fantastic
  • Denzel Washington – Barriere (Fences)

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Era scritto che il testa a testa sarebbe stato tra Ryan Gosling e Casey Affleck, entrambi vincitori del Golden Globe. Ho amato Gosling in La La Land, ma forse più per il personaggio che per l’interpretazione, dunque Casey Affleck era il più meritevole. Comunque, bravo e spontaneo anche Viggo Mortensen nel ruolo del padre alternativo in Captain Fantastic. Andrew Garfield l’ho preferito in Silence, ma i suoi progressi sono comunque innegabili. Denzel Washington è ormai un attore consolidato, però la sua interpretazione è quella che mi è piaciuta meno. Dispiace invece non aver trovato tra i candidati Jake Gyllenhaal che, in Animali Notturni, è stato egregio.

Miglior attrice protagonista

  • Isabelle Huppert – Elle
  • Ruth Negga – Loving
  • Natalie Portman – Jackie
  • Emma Stone – La La Land
  • Meryl Streep – Florence (Florence Foster Jenkins)

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Pure la mia preferita era Emma Stone, che ha saputo creare un mix perfetto di felicità, tristezza e malinconia. Anche Natalie Portman se l’è cavata molto bene nel ruolo di Jackie Kennedy; sarei stata contenta allo stesso modo se avesse vinto lei. Inoltre, Meryl Streep è stata, come sempre, brava ad interpretare l’ereditiera stonata Florence Foster Jenkins ma, al suo posto, avrei preferito trovare Amy Adams con Arrival. Non posso esprimermi per l’interpretazione di Isabelle Huppert (e così di Ruth Negga), in quanto non ho potuto vedere i film in cui sono protagoniste.

Miglior attore non protagonista

  • Mahershala Ali – Moonlight
  • Jeff Bridges – Hell or High Water
  • Lucas Hedges – Manchester by the Sea
  • Dev Patel – Lion – La strada verso casa (Lion)
  • Michael Shannon – Animali Notturni (Nocturnal Animals)

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Mahershala Ali si era calato alla perfezione nei panni dello spacciatore dal cuore d’oro Juan, anche se la sua parte era piuttosto breve. Molto bravo anche Lucas Hedges nel ruolo di Patrick in Manchester by the sea (probabilmente il mio preferito tra i candidati). Non comprendo molto la scelta di candidare Dev Patel come attore non protagonista, in quanto secondo me, SEMMAI, andava classificato tra gli attori protagonisti. Per Animali Notturni forse sarebbe stato più indicato candidare Aaron Taylor Johnson che, per l’interpretazione di uno dei serial killer, aveva già portato a casa il Golden Globe.

Miglior attrice non protagonista

  • Viola Davis – Barriere (Fences)
  • Naomie Harris – Moonlight
  • Nicole Kidman – Lion – La strada verso casa (Lion)
  • Octavia Spencer – Il diritto di contare (Hidden Figures)
  • Michelle Williams – Manchester by the Sea

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Viola Davis aveva un ruolo che le permetteva di esprimere tutte le sue potenzialità, dunque non poteva andare diversamente. Mi è piaciuta tanto anche l’interpretazione di Naomie Harris, una bravissima madre tossicodipendente in Moonlight e, sotto, quella di Nicole Kidman. Ho trovato Octavia Spencer non particolarmente brillante, certamente spontanea ma non troppo incisiva. Michelle Williams è presente in pochissime scene, sicuramente intense ma che non bastano per portarsi a casa l’Oscar.

Migliore sceneggiatura originale

  • Damien Chazelle – La La Land
  • Kenneth Lonergan – Manchester by the Sea
  • Taylor Sheridan – Hell or High Water
  • Efthymis Filippou e Yorgos Lanthimos – The Lobster
  • Mike Mills – 20th Century Women

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Credevo che la storia di Mia e Sebastian di La La Land avesse la meglio, ma in cuor mio sapevo che avrebbe vinto la sceneggiatura di Manchester by the sea, molto realistica, ricca di dialoghi schietti, frasi interrotte e silenzi, ma anche qualche vena ironica. Un Oscar molto meritato!

Migliore sceneggiatura non originale

  • Barry Jenkins e Tarell McCraney – Moonlight
  • Eric Heisserer – Arrival
  • Luke Davies – Lion – La strada verso casa (Lion)
  • August Wilson – Barriere (Fences)
  • Allison Schroeder e Theodore Melfi – Il diritto di contare (Hidden Figures)

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Pur non mettendo in dubbio la bellezza della sceneggiatura di Moonlight, per me la migliore sceneggiatura non originale resta quella di Eric Heisserer per Arrival; non deve essere stato facile trasportare al cinema il racconto di Ted Chiang. Sarebbe stato bello trovare anche il nome di Tom Ford per Animali Notturni, ma il film è stato veramente snobbato dall’Academy.

Miglior montaggio

  • Tom Cross – La La Land
  • Joi McMillon e Nat Sanders – Moonlight
  • John Gilbert – La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)
  • Joe Walker – Arrival
  • Jake Roberts – Hell or High Water

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E qui arrivano le dolenti note. Nel senso che in questi film (e in tutti i film in generale) il montaggio è vitale. Quindi è molto difficile stabilire chi si meritava di più l’ambita statuetta. Alla fine l’ha spuntata il montaggio di John Gilbert per Hacksaw Ridge, abbastanza convenzionale, ma comunque molto adatto ad un film di guerra. Non mi sarebbe dispiaciuto vedere tra le candidature anche Lion.

Miglior sonoro

  • Andy Nelson, Ai-Ling Lee e Steve A. Morrow – La La Land
  • David Parker, Christopher Scarabosio e Stuart Wilson – Rogue One: A Star Wars Story
  • Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace – La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)
  • Bernard Gariépy Strobl e Claude La Haye – Arrival
  • Greg P. Russell, Gary Summers, Jeffrey J. Haboush e Mac Ruth – 13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi

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Per me doveva vincere Arrival, che però si è rifatto aggiudicandosi il miglior montaggio sonoro (vedi sotto).

Miglior montaggio sonoro

  • Sylvain Bellemare – Arrival
  • Wylie Stateman, Renée Tondelli – Deepwater – Inferno sull’oceano (Deepwater Horizon)
  • Robert Mackenzie, Andy Wright – La battaglia di Hacksaw Ridge (Hacksaw Ridge)
  • Ai-Ling Lee, Mildred Iatrou Morgan – La La Land
  • Alan Robert Murray, Bub Asman – Sully

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Un solo premio per Arrival, ma super meritato. Come si dice: meglio pochi ma buoni!

Miglior fotografia

  • Linus Sandgren – La La Land
  • Bradford Young – Arrival
  • Greig Fraser – Lion – La strada verso casa (Lion)
  • James Laxton – Moonlight
  • Rodrigo Prieto – Silence

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Questa categoria era, a mio parere, la meglio rappresentata. Tutte le fotografie erano stupende ma, d’altronde, qualcuno doveva vincere (e qualcuno perdere). Sono contenta che se la sia aggiudicata Linus Sandgren per La La Land.

Miglior scenografia

  • Patrice Vermette e Paul Hotte – Arrival
  • Stuart Craig e Anna Pinnock – Animali fantastici e dove trovarli (Fantastic Beasts and Where to Find Them)
  • Jess Gonchor e Nancy Haigh – Ave, Cesare! (Hail, Ceaser!)
  • Sandy Reynolds-Wasco e David Wasco – La La Land
  • Guy Hendrix Dyas e Gene Serdena – Passengers

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Credo sia superfluo commentare…non poteva andare diversamente!

Migliori costumi

  • Joanna Johnston – Allied – Un’ombra nascosta (Allied)
  • Colleen Atwood – Animali fantastici e dove trovarli (Fantastic Beasts and Where to Find Them)
  • Consolata Boyle – Florence (Florence Foster Jenkins)
  • Madeline Fontaine – Jackie
  • Mary Zophers – La La Land

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Non mi aspettavo che vincesse Colleen Atwood. Vedevo più probabile Madeline Fontaine per Jackie. Comunque in generale i costumi erano veramente tutti molto belli e curati.

Miglior trucco e acconciatura

  • Eva Von Bahr e Love Larson – En man som heter Ove
  • Joel Harlow e Richard Alonzo – Star Trek Beyond
  • Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson – Suicide Squad

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L’Italia non viene premiata per Fuocoammare ma conquista il premio per il miglior trucco e parrucco di Suicide Squad. Complimenti a i nostri connazionali (e a Christopher Nelson).

Miglior colonna sonora

  • Mica Levi – Jackie
  • Justin Hurwitz – La La Land
  • Dustin O’Halloran e Hauschka – Lion – La strada verso casa (Lion)
  • Nicholas Britell – Moonlight
  • Thomas Newman – Passengers

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La colonna sonora di La La Land era anche la mia preferita. Le altre due che mi piacevano di più erano quella di Jackie e di Lion. Solo una cosa mi sfugge: dov’è la colonna sonora di Abel Korzeniowski per Animali Notturni?

Miglior canzone

  • Audition (The Fools Who Dream) (Justin Hurwitz, Benj Pasek e Justin Paul) – La La Land
  • Can’t Stop the Feeling! (Justin Timberlake, Max Martin e Karl Johan Schuster) – Trolls
  • City of Stars (Justin Hurwitz, Benj Pasek, Justin Paul) – La La Land
  • The Empty Chair (J. Ralph e Sting) – Jim: The James Foley Story
  • How Far I’ll Go (Lin-Manuel Miranda) – Oceania (Moana)

Audition e City of Stars erano sicuramente le più adatte a vincere l’Oscar. Non riesco a togliermele dalla testa! Fossi stata un membro dell’Academy non avrei saputo quale scegliere. Alla fine ha prevalso quella più “scanzonata/malinconica” rispetto a quella più  “drammatica”.

Migliori effetti speciali

  • Deepwater – Inferno sull’oceano (Deepwater Horizon)
  • Doctor Strange
  • Il libro della giungla (The Jungle Book)
  • Kubo e la spada magica (Kubo and the Two Strings)
  • Rogue One: A Star Wars Story

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Miglior film straniero

  • Land of Mine – Sotto la sabbia (Under sandet), regia di Martin Zandvliet (Danimarca)
  • En man som heter Ove, regia di Hannes Holm (Svezia)
  • Il cliente (Forushandeh), regia di Asghar Farhadi (Iran)
  • Tanna, regia di Martin Butler e Bentley Dean (Australia)
  • Vi presento Toni Erdmann (Toni Erdmann), regia di Maren Ade (Germania)

Non ho ancora visto i film stranieri, ma credo che l’Academy abbia voluto premiare l’iraniano Farhadi anche per “riscattarlo” dal trattamento che gli era stato riservato dall’amministrazione Trump.

Miglior film d’animazione

  • Zootropolis (Zootopia), regia di Rich Moore e Byron Howard
  • Oceania (Moana), regia di John Musker e Ron Clements
  • Kubo e la spada magica (Kubo and the Two Strings), regia di Travis Knight
  • La tartaruga rossa (La Tortue Rouge), regia di Michaël Dudok de Wit
  • La mia vita da Zucchina (Ma vie de Courgette), regia di Claude Barras

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Miglior documentario

  • 13th, regia di Ava DuVernay
  • Fuocoammare, regia di Gianfranco Rosi
  • I Am Not Your Negro, regia di Raoul Peck
  • Life, Animated, regia di Roger Ross Williams
  • O.J.: Made in America, regia di Ezra Edelman

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Miglior cortometraggio documentario

  • 4.1 Miles, regia di Daphne Matziaraki
  • Extremis, regia di Dan Krauss
  • Joe’s Violin, regia di Kahane Cooperman
  • Watani: My Homeland, regia di Marcel Mettelsiefen
  • The White Helmets, regia di Orlando von Einsiedel

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Miglior cortometraggio

  • Ennemis intérieurs, regia di Sélim Azzazi
  • La Femme et la TGV, regia di Timo von Gunten
  • Silent Nights, regia di Aske Bang
  • Sing, regia di Kristóf Deák
  • Timecode, regia di Juanjo Giménez Peña

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Miglior cortometraggio d’animazione

  • Blind Vaysha, regia di Theodore Ushev
  • Borrowed Time, regia di Andrew Coats e Lou Hamou-Lhadj
  • Pear and Cider Cigarettes, regia di Robert Valley
  • Pearl, regia di Patrick Osborne
  • Piper, regia di Alan Barillaro

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8 Commenti a “Oscar 2017: i vincitori e un giudizio personale”

  1. Anche io ho sperato fino alla fine che avesse vinto La La Land, però tutto sommato sono contenta lo stesso! E’ bello trovare qualcuno che la pensa come te o con cui confrontarsi senza necessariamente “scannarsi” 😉 e poi è verissimo quello che dici, il cinema di oggi non è tutto spazzatura. <3

  2. Livello mediamente alto, sono d’accordo. Anch’io devo vedere i candidati al miglior film straniero, mi hanno parlato benissimo di quello tedesco!

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