Un giorno di pioggia a New York – La recensione


2016 - 2019, Recensioni / venerdì, Dicembre 13th, 2019

I giovani Timothée Chalamet, Elle Fanning e Selena Gomez sono i protagonisti di Un giorno di pioggia a New York, una commedia romantica che sembra pensata proprio per un pubblico teen. Alla regia, Woody Allen, che – anagraficamente parlando – tanto giovane non lo è più. Eppure, con questo film, il regista dimostra di avere ancora lo spirito di un ragazzino.

Un giorno di pioggia a New York racconta di come il programma dei fidanzatini Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning) di trascorrere un romantico fine settimana a New York vada in fumo.

L’occasione nasce da un compito che viene assegnato ad Ashleigh dal giornale del college: intervistare a Manhattan il regista Roland Pollard (Liev Schreiber). Da orgoglioso newyorchese qual è, Gatsby è a sua volta ansioso di far conoscere ad Ashleigh i posti che preferisce della sua città, visto che lei, cresciuta in Arizona, non ci mette piede da quando era bambina.

Non appena Gatsby e Ashleigh arrivano a New York, lui la lascia all’Hotel Soho per l’intervista
concordata con Roland Pollard. Ma Ashleigh non fa in tempo a porgli la prima domanda, che già Pollard le propone uno scoop: ha perso fiducia in se stesso come artista ed è pronto ad abbandonare le riprese del suo prossimo film. Da vera ammiratrice del regista, Ashleigh lo esorta a non mollare e lo rassicura dicendogli che il suo film migliore deve ancora venire. Commosso dalla fiducia che lei gli dimostra, Pollard la invita alla proiezione di un work-in-progress del suo nuovo film. Lusingata da quanto Pollard tenga alla sua opinione e consapevole di essersi imbattuta in una storia importante, Ashleigh comunica a Gatsby di essere costretta ad annullare il loro appuntamento a pranzo.

La cancellazione da parte di Ashleigh dell’appuntamento a pranzo segna il momento in cui i piani di Gatsby e Ashleigh per la giornata da trascorrere a New York insieme vanno in fumo.

A partire da quel momento, ciascuno dei due personaggi trascorrerà la giornata per conto suo. Nella New York più dinamica, Ashleigh passerà da Pollard al tormentato sceneggiatore Ted Davidoff (Jude Law), fino al famoso attore sudamericano Francisco Vega (Diego Luna). Gatsby, invece, nella New York più sofisticata, ritroverà Chan (Selena Gomez), la sorella minore della sua ex fidanzata, e sarà costretto a partecipare al party organizzato da sua madre, che avrebbe voluto evitare.

I personaggi di Un giorno di pioggia a New York devono ancora trovare la propria identità.

Se Ashleigh, sebbene sia alle prime armi, ha chiaro il suo futuro da giornalista, Gatsby non conosce ancora se stesso. Le sue abilità principali sono il pianoforte e il gioco d’azzardo. Forse anche per l’educazione ricevuta dai suoi genitori, soprattutto dalla madre, Gatsby ha gusti un po’ retrò e una visione della vita tutta sua. Per esempio, trova la pioggia molto romantica, mentre Ashleigh pensa che sia triste.

Anche Ashleigh, come Gatsby, è nata in una famiglia benestante, ma crescere nel Southwest
l’ha resa molto più serena e spensierata. A differenza di Gatsby, non ha grossi conflitti interiori, e vuole fare carriera. Ma il fatto di essere cresciuta in Arizona l’ha resa più provinciale di Gatsby.

Le differenze tra i due protagonisti sono enfatizzate anche attraverso la regia e la fotografia.

Woody Allen usa una macchina da presa stabile per Gatsby e una Steadicam per la più irrequieta Ashleigh. Allo stesso tempo, Vittorio Storaro illumina il viso appassionato di Elle Fanning con colori caldi, mentre sottolinea la malinconia del personaggio di Timothée Chalamet attraverso toni più freddi.

Insomma, progressivamente ci rendiamo conto che i due protagonisti non solo non possono stare insieme per colpa dell’imprevedibilità di New York, ma che siano del tutto incompatibili. Mentre Ashleigh viene travolta dai capricci di registi, sceneggiatori e attori, Gatsby parlerà con sua madre e troverà se stesso, grazie anche all’irresistibile sarcasmo di Chan/Selena Gomez. E, alla fine, anche noi vedremo nella pioggia non più un elemento di disturbo, bensì un simbolo di romanticismo; come nei film classici hollywoodiani che tanto piacciono a Gatsby.

In Un giorno di pioggia a New York, chiunque – il regista in primis – riscopre l’eccitazione e la malinconia tipiche della gioventù. È invidiabile il modo in cui Allen, a 84 anni, riesca ancora a mettersi nei panni dei giovani. La storia e i temi trattati peccano di originalità, ma averne di commedie romantiche così piacevoli nella loro prevedibilità.