Via col vento & L’inganno: 5 analogie


Approfondimenti / mercoledì, Ottobre 11th, 2017

Visionando L’inganno, ultimo film di Sofia Coppola premiato al Festival di Cannes per la Migliore regia, ho avuto una specie di dejà vu. Sarà perché entrambi sono basati su romanzi che trattano della Guerra di Secessione, oppure perché riflettono sui rapporti uomo-donna, fatto sta che mi sono trovata, in alcuni momenti, a fare dei paragoni con l’intramontabile Via col vento.
Quelle che ho riscontrato non sono vere e proprie citazioni, quanto delle analogie. Volute o meno dalla Coppola? Bisognerebbe chiederglielo, ma nel frattempo mi sono risposta che sì, in qualche modo la regista di Marie Antoinette ha voluto omaggiare il capolavoro del 1939. Quale migliore occasione infatti, data la stessa ambientazione storica?

Nel film di Sofia Coppola siamo nel 1864, a tre anni dall’inizio della Guerra di Secessione; l’azione inizia quindi in medias res ma già avvertiamo, tramite le voci dello sventurato caporale John McBurney e soprattutto delle protagoniste femminili, quale influenza causerà questo conflitto nella sua popolazione. Il film di Victor Fleming inizia nel 1861, l’anno stesso in cui lo scontro tra nordisti e sudisti ha inizio, e lo ripercorre in tutta la sua durata, anche qui mettendo in luce, attraverso le azioni dei suoi personaggi, i cambiamenti che la guerra ha portato con sé.

Sicuramente, uno dei fattori che più hanno caratterizzato la Guerra di Secessione, è stato il ruolo delle donne. Se prima del conflitto civile le donne erano per lo più delegate ad occuparsi di pizzi e merletti, in tempo di guerra si sono potute esprimere più liberamente che in tempi di pace, giocando un ruolo importantissimo soprattutto come infermiere nei numerosissimi ospedali improvvisati, sparsi lungo tutto il continente. E così, le protagoniste di entrambi i film presi in considerazione tagliano, ricuciono e perfino operano i soldati feriti in battaglia. Rossella fa la volontaria nell’ospedale di Atlanta, e Miss Martha (Nicole Kidman) si prende cura della gamba ferita del soldato John.

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Restando nelle loro case perché escluse dal conflitto e per badare ai propri averi, le donne dovevano anche sapersi difendere da eventuali visite dei soldati nemici. Sia Rossella che Miss Martha hanno infatti una pistola carica nel cassetto, e non hanno nessuna paura ad usarla, tanto che la protagonista di Via col vento arriva ad uccidere il soldato nordista entrato male intenzionalmente nella sua abitazione, mentre la direttrice della scuola al femminile impugna l’arma ma soltanto per un falso allarme.

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I personaggi maschili di Via col vento e de’ L’inganno soffrono ripetutamente per la cattiveria delle protagoniste femminili: Rossella è priva di scrupoli e calcolatrice, così le ragazze della Coppola sono piuttosto manipolatrici e senza peli sulla lingua. Eppure, queste donne non sono cattive veramente, ma come lasciavo intendere qualche riga sopra, è la guerra che le ha fatte diventare così: Rossella agisce come agisce “per non soffrire più la fame”, Miss Martha e le sue pupille per salvaguardare l’ordine all’interno del loro microcosmo.

Entrambi i film mettono in scena una sorta di duello tra l’uomo e la donna. L’attrazione fisica tra i personaggi femminili e quelli maschili è molto forte, ma generalmente viene soltanto lasciata intendere, ad esempio quando un alticcio Rhett prende Rossella con la forza, oppure repressa, come in molte scene de’ L’inganno.

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Veniamo adesso alle analogie visive tra i due film.

Sia Via col Vento che L’inganno hanno lo stesso luogo di ambientazione, ovvero il Sud, e più in particolare la Georgia e la Virginia. La guerra civile viene dunque filtrata attraverso uno sguardo sudista, mentre si lascia poco spazio al punto di vista dei nordisti, messo in cattiva luce in Via col vento e assunto invece dal personaggio di Colin Farrell ne’ L’inganno. Trattandosi praticamente dello stesso ambiente, in entrambi i film vediamo una natura rassicurante, caratterizzata in particolare da enormi e riposanti querce, accanto a case in stile neoclassico. Infatti, l’architettura dell’abitazione delle Dodici Querce e quella del seminario Farnsworth è decisamente simile.

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Alle 5 analogie, aggiungo la scena de’ L’inganno che più mi ha fatto pensare a Via col vento e che probabilmente è una citazione vera e propria, ovvero quella in cui Alicia (Elle Fanning) si tira dei pizzicotti sulle guance per farle arrossire, che è esattamente ciò che fa anche Rossella.

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