Venezia 74: The Leisure Seeker – La recensione


2016 - 2019, Festival, Recensioni, Venezia 74 / domenica, Settembre 3rd, 2017

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Dopo gli ultimi successi de La pazza gioia e Il capitale umano, Paolo Virzì si lancia sul suo primo film americano con Helen Mirren e Donald Sutherland. Il film ha avuto una buona accoglienza, accompagnata anche a qualche critica.

The Leisure Seeker e’ il nome del camper con cui gli anziani Ella e John hanno viaggiato per una vita. Quando i due si scoprono entrambi malati, decidono di scappare insieme verso la Florida, per vivere un’avventura come un tempo e sentirsi ancora in vita e liberi. E’ un film completo, con tanti spunti di riflessione, anche filosofici, come il continuo citare a memoria Hemingway da parte di John.
E’ un racconto che si avvale della commedia per camuffare una situazione estremamente drammatica che, pur non offrendo innovazioni in questo genere, riesce comunque a colpire lo spettatore evitando la banalità e la prevedibilità.
La scelta di intitolarlo con il nome del mezzo di locomozione, mi ha ricordato un altro bel road movie, Priscilla la regina del deserto.

Sostanzialmente il film si presenta come un road movie sulla senilità e sulla voglia di vivere. Sebbene la trama non sia piena di eventi, colpisce invece la sceneggiatura ricchissima che da sola fa il film. Le battute sono sempre brillanti, mai lasciate al caso e mai ripetitive. Molte scene risultano quindi ottime grazie ad una sceneggiatura che fa ridere nei punti giusti, non è mai volgare ma molto delicata e talvolta sofisticata.

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Invece, la critica che è stata mossa al regista livornese e’ quella di non aver fatto emergere sufficientemente il suo stile cinematografico, rendendo il film impersonale. Credo che lo stile di Virzì sia in ogni caso subordinato alla sua poetica, molto più originale rispetto all’utilizzo della cinepresa. Anche in questo film, ritroviamo il suo gusto per la comicità nella drammaticità, e per la libertà. La fuga di Ella e John può essere paragonata a quella di Thelma e Louise: è un atto di coraggio, una scelta quasi obbligata di fronte ad un bivio, che però si rivela essere anche piacevole. Altro elemento in comune con il film di Ridley Scott è l’utilizzo delle armi, anche se in The Leisure Seeker è presente soltanto in una scena e serve puramente per far divertire il pubblico.

The Leisure Seeker ritrae l’America in molteplici aspetti: abbiamo la questione delle armi, le votazioni di Donald Trump, Hemingway, le musiche di Janis Joplin che richiamano la beat generation e le grandi strade tipiche dei road movie.
Ma tutto ciò rimane nient’altro che sullo sfondo di una storia d’amore e, più precisamente, di una storia di coraggio di due anziani alla fine della vita.

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Ottime sono le interpretazioni di Helen Mirren e Donald Sutherland. Ella si dimostra essere una donna forte, dotata di un grande senso dell’umorismo anche nelle situazioni più drammatiche, e che tuttavia nasconde dentro di sé molta fragilità. Sebbene John dimostri chiaramente di non poter vivere senza Ella, anche la moglie dalla forte apparenza non trova senso e coraggio di vivere senza il marito. I due attori hanno molta complicità e non sbagliano mai una battuta, destreggiandosi perfettamente fra toni drammatici e cadenze più comiche. Le interpretazioni della Mirren e di Sutherland sono superlative, tanto da poter guadagnarsi una doppia Coppa Volpi.

The Leisure Seeker è quindi un prodotto godibile, retto da una buona sceneggiatura, da ottime interpretazioni e indirizzato ad una larga fetta di spettatori.

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